Colt KING COBRA
All’inizio degli anni ’80, il grande pubblico aveva manifestato chiaramente la preferenza per i revolver in acciaio inossidabile.
Quindi nel 1986 Colt aggiunse al proprio listino un nuovo modello basato sul Trooper Mark V ma però costruito in acciaio inox; il nuovo telaio benne denominato “AA”.
Su questo nuovo frame “AA” venne montata una canna dotata di bindella integrale superiore.
A parte il profilo della canna, e l’uso dell’acciaio inossidabile, la pistola è fondamentalmente un Mark V.
Colt ha chiamato il nuovo modello King Cobra, continuando a usare il nome di un serpente, come tradizione dell’ultimo periodo.
E per la prima volta una testa di cobra venne impressa nella canna, rompendo con la tradizione di avere impressi solo il nome e il calibro.
Il King Cobra è perciò uno dei “7 serpenti” di Colt.
Il King Cobra fu una primizia per la divisione armi, in quanto era la prima volta che un nuovo modello di revolver veniva introdotto in acciaio inossidabile prima di una versione brunita “blu”.
Un modello azzurrato (blued) fu poi introdotto solo un anno dopo (ovviamente era utilizzato un altro acciaio, non inox).
Il King Cobra, come il Trooper Mark III e Mark V, erano revolver estremamente robusti, appositamente progettati per un uso intensivo con munizioni Magnum.
Il King Cobra è stato commercializzato negli anni con diverse misure di canna: da 2,5″, 3″ (produzione limitata), 4″, 6″ ed anche 8″.
Per tutti il calibro era .357 Magnum.
La finitura era in acciaio satinato, o acciaio extra lucido, o blu brillante (anche se più scuro del classico blu Colt, dopo le limitazioni sui materiali post anni ’80).
Le guancette erano prevalentemente le Pachmayr “Gripper” in gomma, con medaglioni Colt d’oro; oppure delle copie prodotte dalla Vintage Industry e realizzate per Colt, con medaglioni argentati.
Erano disponibili anche delle guancette in noce, con zigrinatura a scacchi e medaglioni dorato. Prevalentemente in formato “combat”. Considerate però che il telaio del Trooper Mark V, del King Cobra e dell’Anaconda hanno le stesse dimensioni e forma nella parte dell’impugnatura, perciò qualsiasi guancetta è intercambiabile tra questi modelli.
Il mirino anteriore aveva l’inserto rosso; il mirino posteriore era bordato di bianco.
Nel 1997 il King Cobra venne prodotto anche con il telaio forato e sagomato per poter montare un’ottica.
Questo modello era noto come Enhanced King Cobra.
Veniva montato anche un rilascio del cilindro maggiorato, ed il foro di bocca era leggermente incassato.
Allo stesso tempo, veniva offerta la possibilità di ordinarlo con la canna compensata.
Nonostante la bontà del progetto, la produzione del King Cobra è stata turbolenta.
Fu introdotto nel 1986 ed interrotto nel 1992.
La produzione riprese nel 1994 e fu interrotta nuovamente nel 1998.
Nuova produzione 2019
Nel 2019, la nuova proprietà della Colt Firearms lancia sul mercato il “nuovo” King Cobra (vedi pagina dedicata).
Un modello prodotto in 4 varianti, tutti 6 colpi (cal. .357magnum); tutti con telaio irrobustito in acciaio inox.
Qui sopra il classico King Cobra con canna 6″, finitura blu.
La maggior parte dei modelli con finitura blu avevano le guancette in noce.
Qui per altro sono le guancette Target.
Qui sopra invece la versione 4″ con le guancette in legno più diffuse per questo modello, le “combat”
Questo è il classico King Cobra con canna 4″, finitura acciaio lucido (Ultimate) e guancetta Target
King Cobra Stainless: Questa era la versione satinata
King Cobra Blue: Questo era il King Cobra in blu brillante, spesso dotato di impugnature in noce.
King Cobra Ultimate Polish Stainless: Questo era in acciaio inossidabile con una brillante finitura a specchio denominata “Ultimate”.
Enhanced King Cobra: Era una versione in cui la parte superiore del telaio era forata e filettata per poter montare un attacco specifico per un’ottica; aveva poi il foro d’uscita della canna leggermente svasato, ed un pulsante maggiorato di sblocco del tamburo.
Colt Grizzly
Questo era un King Cobra su cui era montata una canna Python, immediatamente riconoscibile dalla “ventilatura” superiore.
la canna era marchiata “COLT GRIZZLY” a cui è stata aggiunta anche una incisione di una zampa d’orso
La canna presentava inoltre un foro di compensazione ad asola.
Il cilindro era liscio (unfluted).
Le guancette erano delle Pachmayr Presentation con 3 inviti per le dita, e ovviamente il medaglione Colt.
Questo modello è stato realizzato dal Colt Custom Gun Shop nel 1994, e ne sono stati prodotti 500 pezzi.
La quotazione pertanto è abbastanza elevata: per esemplari in eccellenti condizioni e con tutte le dotazioni, si sono spuntate cifre tra i 5 ed i 12mila dollari.
Whitetailer II
Questo era simile al Mark V Whitetailer, solo che ovviamente era in acciaio inox con una finitura lucida.Canna 8″ Python, con montata un’ottica Burris 1.5-4x.
Prodotto in ca. 1000 pezzi nel 1986; era venduto in una custodia morbida.
Anche questo raro, e pertanto con quotazioni da collezionismo.
Combat Cobra
Il Combat Cobra era un’altra serie limitata realizzata esclusivamente per Lew Horton (come per il Combat Python).
Questi modelli sono stati prodotti nel 1986 e nel 1987. In soli 1000 pezzi.
Anche in questo caso, la relativa rarità ne ha fatto schizzare le quotazioni (siamo sui 6-9mila in base alle condizioni e dotazioni).
Il Combat Cobra era un Mark V in acciaio inossidabile lucidato (perciò un King Cobra), con una canna da 2,5″.
Le guancette erano in noce, stile Combat, arrotondate.
Questa serie aveva una matricola con il prefisso “CC”.
Nuova produzione 2019
Nel 2019, la nuova proprietà della Colt Firearms lancia sul mercato il “nuovo” King Cobra (vedi pagina dedicata).
Un modello prodotto in 4 varianti, tutti 6 colpi (cal. .357magnum); tutti con telaio irrobustito in acciaio inox.
E con l’aggiunta della variante “Target”.
Guancette
Il telaio Colt del Trooper Mark V, del King Cobra e dell’Anaconda hanno le stesse dimensioni e forma nella parte dell’impugnatura. Perciò qualsiasi guancetta è intercambiabile tra questi modelli.
Qui a lato le guancette in noce uguali a quelle utilizzate nell’Anaconda, note come “Walnut Target”.