[R01] Iniziamo: nozioni di base

Iniziamo: nozioni di base per la ricarica

In queste pagine proverò ad esporre come procedo io con la ricarica; un metodo abbastanza diffuso, ma che “non è l’unico”.
Cercherò un approccio semplice ma comunque rigoroso (nel senso che cercherò di scrivere concetti verificati o comunque provenienti da fonti affidabili).

Importante, e mi ripeto: questa guida non è un manuale di ricarica. Non è il librone con le dosi per tutti i possibili calibri e combinazioni.
E’ solamente una guida di base.

Dopo che avrai compreso un po’ meglio come interagiscono i vari componenti, vai a scaricarti ad esempio le tabelle Vihtavuori dal sito www.vihtavuori.com, una superlativa base di partenza in cui sono indicate le numerosissime combinazioni di canna, innesco, tipo palla, peso palla, tipo polvere, velocità, e le relative dosi con dati balistici.
Tabelle utilissime per poi fare un confronto con i propri materiali e con le proprie esigenze.

In conclusione, prova a vedere se questo sito ti può aiutare.

Ma … attenzione:  R A G I O N A T E !

Cerca di comprendere bene come si comportano i (pochi) componenti in gioco, e poi fai le tue valutazioni.
Pensaci un attimo e . . . pensa se hai ben chiaro il funzionamento o l’influenza di un elemento rispetto all’insieme.
Così potrai ad esempio capire se certi attrezzi sono indispensabili o se puoi farne a meno, perché magari la loro influenza sul risultato finale è minima.
Soprattutto (importantissimo) sarai in grado di capire BENE come funzionano tutti gli elementi, tutti i componenti, e come interagiscono tra di loro.

E soprattutto in questo modo capirai anche come valutare i numerosissimi consigli che ti arriveranno da ogni dove, anche se non richiesti (ricorda: lo stupido parla sempre, l’ignorante parla a vanvera, l’intelligente parla al momento opportuno, il saggio parla solo se interpellato).

E quando deciderai di iniziare a ricaricare più calibri, cerca di procurati almeno un manuale. O più di uno.

Perchè ricaricare?

Ragioni della diffusione del processo di ricarica
Io posso passare ore a cercare informazioni su una particolare munizione del 1873, ma molti di voi potrebbero avere interessi più semplici e tradizionali, come ad es. il giardinaggio, l’uncinetto, la cucina, . . .

Per decidere se vuoi imbarcarti a ricaricare le munizioni, considera quanto segue.

Risparmierai denaro ? forse, … ma tanto forse
In linea di massima, fino a poco tempo fa (diciamo fino al 2023) ci si dedicava alla ricarica anche per risparmiare rispetto all’acquisto di munizioni commerciali. Ed era la più diffusa motivazione.
Però dal 2023 l’aumento dei costi dei materiali sta azzerando tali vantaggi. Ormai l’economicità di questa attività dipende moltissimo dal numero di munizioni che ricaricate in un dato periodo, ed anche dal calibro.

Ricordate bene che dovete sempre considerare numerose voci di costo, che spesso sono ben “nascoste”: la pressa (o le presse), il tavolo di lavoro e relativi fissaggi e sostegni (non vi consiglio di montare una pressa sul tavolo della cucina!), i componenti principali (inneschi, polvere/i, palle), i componenti soggetti ad usura (i bossoli dopo un po’ di ricariche vanno buttati!), martello cinetico, bilancina, dies vari, shell holder, lubrificanti, vaschette portacolpi, scatoline varie, calibro, pulitore sede inneschi, attrezzi per la preparazione “di fino” del bossolo (soprattutto per i bossoli per arma lunga), dosatore, imbutini, e anche lo stesso posto e/o scaffale su cui riporre (in ordine) i materiali e le attrezzature.

E poi il tempo!
Se ricarichi per divertimento e non dai un valore in euro al tempo che spendi a ricaricare, il costo per cartuccia sarà probabilmente (forse) uguale (o di poco inferiore) al prezzo delle munizioni commerciali.
Questo perché non conteggi la cosiddetta manodopera.
E non consideri tutti gli investimenti iniziali, che vedremo essere non proprio economici.

Diamo un semplice esempio (costi riferiti a inizio 2024).
In questo momento, le munizioni cal. 9×19 o le 9×21 (scatola da 50 colpi, qualità media comune) sono in vendita a € 11,50 (in qualche poligono si trovano anche a qualche decimo in meno).
Ovvero € 0,23 per colpo.

Con gli “abnormi” aumenti del materiale, a partire da fine 2022, almeno per il nostro mercato (italiano) il risultato è stato un raddoppio dei costi per gli inneschi (primer) e per la polvere (quando la trovi!); in aggiunta ad una scarsissima disponibilità, che implica l’impossibilità di rifornirsi del prodotto preferito, e l’obbligo di acquistare . . . quello che si trova, quando si trova, ed al prezzo che si trova !
Il raddoppio (ed a volte anche un + 150%) porta a dover ripensare l’aspetto “economico” della ricarica.
Proseguo con l’esempio :

  • Una palla ramata di buona qualità (io uso Target Bullets o Lead Extrusion) costa € 0,09 (acquistandone lotti da almeno 1000/2000 pezzi)
  • La polvere, quella media/economica costa da € 90 a € 120 al kg (acquisti minimi da 0,5kg); le polveri più quotate ormai sono a €160 ~ €180 al kg, e non si riescono ad avere; perciò quando arriva qualche lotto, c’è una vera e propria asta al rialzo !
    Con la classica polvere GM3, si indicano in media 4 grani per colpo; alcune Vihtavuori danno dosi a 4,2 grani. Perciò siamo sui € 0,03 per colpo (fino a 0,045 con le polveri più “nobili”)
  • Gli inneschi più popolari (Fiocchi) costano sui 67 € per 1000pz; quelli più conosciuti (ad es. CCI) sono a 110~120€ per 1000. Lasciamo perdere i prodotti più selezionati (serie BR), che costano da soli più di un colpo commerciale completo.
    Mediamente siamo a € 0,07/colpo
  • Bossoli: se li dovessimo acquistare sono mediamente 180€ per x 1000 pz.
    Altrimenti ci si deve rivolgere al mercatino dell’usato / primo sparo (sperando siano effettivamente “primo sparo”), o al riciclo dei propri colpi.
    Ogni tanto però bisogna acquistare una scatola di colpi finiti per poi recuperare i bossoli dando rotazione a quelli ormai “stressati”; in genere si riescono a riutilizzare da 5 a 10 volte (se non li strizzi troppo nella ricarica).
    Perciò ho calcolato € 0,15 per bossolo, considerando un mix tra acquisti e riciclo.

Totale: 0,09+0,03+0,07+0,15 = € 0,35
E tutto ciò al netto degli (elevati) altri costi per le attrezzature, e per la location, ecc. E sono migliaia di euro che se ne vanno!
E senza contare il tempo.

Si lo so . . . .
Ci sarà sempre l’amico dell’amico dell’amico che riesce a comperare la polvere a 10€/kg, che trova l’innesco regalato nell’uovo di Pasqua, che la pressa la eredita dal nonno aggratis, e che alla fine lui ricarica spendendo meno di 10 centesimi per colpo.
I poligoni sono pieni di personaggi che fanno tutto a meno”, che hanno l’amicissimo spacciatore di materiale da ricarica che lo fa “per lui e solo per lui” e gli passa la roba dall’ammiocuggino ….

Tieni presente che i costi che prima ho riportato sono solo un esempio approssimativo, ma che vale la pena di prendere in considerazione se ti avvicini per la prima volta a questa attività.

Quindi, senza contare la manodopera, senza contare l’investimento iniziale in attrezzature (che NON abbiamo ancora indicato nel conto), e senza contare altre voci come tavolo di lavoro e lo spazio nel locale (ripeto: non è che puoi fissare una pressa all’asse da stiro dell’ammiraglio di casa!), potresti prevedere di produrre munizioni ad un costo che … supererebbe comunque il costo delle munizioni di fabbrica.
Naturalmente il costo varia a seconda del calibro e dei componenti utilizzati.
Diciamo che andando su munizioni particolari (grossi calibri come da es. il .460 o il .500, o calibri per fucile) si potrebbero avere dei risparmi effettivi rispetto al colpo commerciale.

Restano poi da valutare anche i “numeri” delle munizioni da ricaricare.
Se sei impegnato in frequenti allenamenti perché fai qualche specialità di tiro dinamico, e consumi centinaia di proiettili ad ogni sessione, … probabilmente avrai selezionato i canali di approvvigionamento ed i materiali più adatti (rapporto prezzo prestazioni) per la tua attività, riuscendo a risparmiare qualcosa grazie anche ai maggiori quantitativi che consumi.

Ma a priori, oggi l’aspetto economico diventa secondario.

E poi in genere non risparmierai denaro; anzi, spenderai invece di più.
Una volta che decidi di ricaricare, ovviamente devi procurarti tutta l’attrezzatura.
Come bilancina, dosatore polvere, pressa (semplice o progressiva che sia), ecc. E poi occorre attrezzare un banco di ricarica, che deve avere almeno certe caratteristiche e devi trovare un posto dove piazzarlo (abbiamo già escluso il tavolo della cucina e l’asse da stiro).
Ma c’è anche un’altra considerazione: iniziando a ricaricare, sarai portato a sparare più di frequente; perciò … anche se magari il costo per colpo potrebbe essere inferiore (ma non è così), comunque sparerai molto di più. E quindi in generale potresti facilmente finire per spendere tanti soldini in più . . .

Sei o puoi essere attento ai dettagli?
Come per qualsiasi attività legata al tiro, la sicurezza viene prima di tutto. Così come sparare, anche ricaricare è perfettamente sicuro, purché si presti attenzione e si seguano le regole di base, sempre, senza eccezioni.
Ad esempio devi essere cosciente del tipo e della quantità di polvere.
Il sottocarico (polvere in dose insufficiente) e il sovraccarico (utilizzo di troppa polvere) sono ugualmente pericolosi; anzi, a volte è più pericoloso il primo caso.
Entrambi possono provocare danni alla pistola e lesioni fisiche. E lo scopri al momento dello sparo!

Dovrai prestare molta attenzione; ed utilizzare i componenti giusti nelle quantità consigliate dalle tabelle “ufficiali”.
Non è opportuno farsi distrarre da altre amenità durante la ricarica; amenità che potrebbero farti assemblare la munizione in modo errato.
Anche se ricaricare può sembrare pericoloso, se sei attento, e se poi sei più che attento, e se alla fine sei attento, non è difficile ottenere munizioni sicure e affidabili.
Ricorda: durante la ricarica, non vi sono particolari problemi. Non vi sono grossi pericoli immediati, almeno non durante il maneggio dei singoli componenti.
Ad esempio la polvere non è un elemento pericoloso in fase di dosaggio (vedi oltre quando parleremo della polvere).
In realtà, se fai qualche errore, te ne accorgerai solo al momento dell’utilizzo, al momento dello dello sparo. Con conseguenze anche gravi.

È un farmaco che dà assuefazione.
Sai, è un po’ come la droga.
Allo stesso modo, se inizi a ricaricare qualcosa di semplice, come le cartucce per pistola, passerai presto alle cartucce per i grossi calibri, e poi a quelle per fucili.
E prima che tu te ne accorga, scioglierai il piombo nei fornelli della cucina, laverai i bossoli nella lavatrice, e li asciugherai nel forno della signora . . .  (auguri!)
E sappiamo tutti quanto siano apprezzate queste attività dalla padrona di casa.

Quanto vale il tuo tempo?
Nel nostro esempio con il calibro 9, abbiamo visto che non c’è praticamente risparmio. Anzi.
Andando su calibri più corposi (.44, .45, .454, .500) potremmo risparmiare qualche centesimo per colpo; sempre senza contare il costo del tempo e le quote d’ammortamento delle attrezzature.
Quindi, il tuo tempo deve valere meno di qualche centesimo moltiplicato il numero dei colpi che ti metti ad assemblare.
Diversamente sarai sempre in rosso, in perdita. Un po’ come l’INPS.

Man mano che prendi mano con la ricarica, puoi capire quanto tempo ti occorre per arrivare ad avere una scatola di munizioni finite. Calcoli complicati perché variano moltissimo in base all’attrezzatura che hai a disposizione e al ritmo con cui lavori (in sicurezza!).
Quindi, applicando alcune basilari analisi finanziarie al valore del tuo tempo  . . . 
se sei solito trascorrere la maggior parte delle tue ore libere a cazzeggiare su siti e facebook, allora ricaricando riuscirai a sfruttare meglio il tuo tempo. E magari a divertirti.
Se invece hai un lavoro che sei sempre incasinato, e le tue ore libere non sono quasi mai libere o non bastano mai, è probabile che in questo caso ti convenga lavorare qualche ora in più e usare quei soldini extra per comperare qualche scatola di munizioni finite, con molti molti molti meno pensieri.

Ti piace armeggiare con attrezzi e materiali?
Come probabilmente puoi capire, non ha molto senso ricaricare se non ti piace l’attività manuale.
Abbiamo visto che se dai anche solo un minimo valore al tuo tempo, non stai davvero risparmiando denaro, quindi è meglio che ricaricare sia per te un divertimento, altrimenti . . . lascia perdere.
Le fabbriche di munizioni ormai hanno raggiunto eccellenti livelli, e sfornano munizioni di qualità ad un prezzo oggi relativamente contenuto (almeno rispetto a qualche tempo fa).
Devi capire se ci sono altre motivazioni che possano essere sufficientemente arrapanti.
Se ti piace davvero armeggiare e trafficare con bossoli e dosatori, imparare a ricaricare ti permetterà ad es. di provare diverse varietà di munizioni per il tuo 9mm. Ad esempio per avere munizioni con caratteristiche diverse (più potenti, più soft, con diversi profili e/o materiali, ecc.); o per un aumento (sperato) della precisione.
Oppure puoi cercare di assemblare dei colpi “specifici” per la tua replica, per testare diversi fattori di potenza.
O forse ti piacerebbe creare “cariche senza rinculo” per quel vecchio fucile militare che è stato tramandato dal nonno. . . 
Oppure per avere munizioni difficilmente o non più reperibili.

Ma direi che anche … last but not least, per il piacere di fare le cose da sé, per passare qualche ora “a farsi i c@..i propri“, per il piacere di impegnarsi su un argomento che può diventare oggetto di confronto e discussione.

Ripeto: in genere al poligono si perdono ore e ore a discutere di quanto è più precisa la propria arma dopo che hai provato una nuova polvere o una nuova palla. . . .
Ovviamente sono tutte pippe mentali assurde e assolutamente non provate, ma che davanti ad un aperitivo rinsaldano amicizie e una sana goliardia.

Spari con i fucili? Hai una o più armi insolite?
I colpi per arma corta e di calibro comune, non offrono particolari vantaggi in termini di costo (se ricaricati); ma la ricarica per arma lunga può invece generare un sensibile vantaggio in termini di costo per colpo.
Idem se si devono effettuare ricariche su calibri molto costosi (in genere grossi calibri, come il 45/70, il .500, ecc.)

Ti piace vantarti della precisione?
Le munizioni prodotte in fabbrica sono ormai mediamente eccellenti. Nella ricarica l’obiettivo potrebbe essere quello di ottenere un prodotto almeno non inferiore (ovviamente tutti diranno di avere trovato la formula “assolutamente migliore”).
Per ovvii motivi una munizione commerciale deve essere prodotta con certe tolleranze dimensionali in modo che possa funzionare praticamente in tutte le armi di quel calibro; armi realizzati da moltissimi produttori e con diverse finalità (tiro di precisione, difesa, FFOO, ecc.) e pertanto con diversissime tolleranze dimensionali.
Di conseguenza, potrebbero non essere munizioni “perfettamente” adatte alla tua arma. E ciò si nota maggiormente sulle armi lunghe e su alcune pistole “da tiro”.
Soprattutto se stai ricaricando per uno specifico fucile, potresti ad es. affinare la ricarica per arrivare ad una dimensione ideale per ottenere  le massime prestazioni possibili per quel fucile.
I dettagli contano mooooltissimo quando si tratta ad es. di precisione ripetibile. Come ad esempio per tiri a media e lunga distanza.
In questi casi è indispensabile mettere a punto una combinazione specifica di proiettile, bossolo, polvere, primer e affondo palla, per eliminare ogni minima potenziale influenza sulla precisione e sulla ripetitività del tiro.

Avete figli o parenti?
Come ho scoperto a mie spese, mio figlio è in grado di mantenere una velocità di fuoco ciclica costante di poco più di . . . millemila colpi al minuto, e ciò con una semplice Tanfoglio.
Facendo qualche rapido calcolo, dovrei impegnare due stipendi al mese per procurargli le munizioni.
Per fortuna che non viene spesso al poligono . . .
E per fortuna che ricarico!

Regole comuni

Anticipo e ripeto che l’inosservanza delle elementari regole che indico in questo sito, può provocare facilmente lesioni personali anche ad altre persone.
Perciò prestate ATTENZIONE !

Per minimizzare i rischi connessi al processo di ricarica, è necessario osservare scrupolosamente le seguenti regole:

  • organizzare l’area di lavoro in maniera tale che sia sempre rispettato un assoluto ordine e pulizia;
    oltre che … un assoluto ordine e pulizia (repetita iuvant !)
  • seguire le istruzioni contenute nei diversi manuali “autorevoli”; ma soprattutto seguite le tabelle di ricarica specifiche per il prodotto che state utilizzando.
    Vi sono alcuni produttori che pubblicano tabelle dettagliatissime con decine di varianti, e che sono costate giornate di prove (complimenti alle tabelle Vihtavuori !)
  • non sostituire mai i componenti di ricarica indicati nei manuali con altri di tipo presumibilmente equivalente
  • non superare mai i livelli di polvere, sia massimi che minimi, previsti dai vari manuali e tabelle di ricarica
  • cercare di capire esattamente il significato di ogni fase del processo di ricarica nella sua interezza, e di conseguenza come deve essere eseguita ogni fase.
    In questo modo, se avete dei dubbi, con un minimo ragionamento si possono ricavare risposte ed azioni conseguenti.
  • porre sempre la massima attenzione a tutto quello che si sta facendo, e non ricaricare mai quando si è eccessivamente stanchi o distratti o si ha fretta di finire (situazione pericolosissima!)
  • programmate una determinata sequenza pensata ed adattata per come Voi siete organizzati, da seguire in ogni sessione di ricarica; sempre; non accelerate o non “saltate” alcuni passi!
  • non fumare mai per nessuna ragione in prossimità dei componenti per la ricarica
    (beh … in questo caso … Ve la siete proprio cercata !)
  • indossare sempre gli occhiali di protezione;
    purtroppo c’è sempre qualche granellino di polvere o qualche residuo di innesco che ha voglia di imparare a volare.
  • tenere sempre tutto lontano dalla portata dei bambini e di ogni altra persona che non conosca il materiale e le regole di utilizzo
  • non avvicinare alimenti e non mangiare vicino ai componenti per nessuna ragione.
    E pulitevi accuratamente finita la ricarica, prima di toccare alimenti o bevande; grafite, nitrocellulosa, piombo e residui carboniosi non vanno d’accordo con lo stomaco !

Organizzazione della guida

Premessa (un’altra): quasi tutti gli attrezzi per la ricarica arrivano dagli USA. Come anche molti dei componenti (inneschi, palle, polveri).
E sempre americani sono la maggior parte dei manuali, dei libri, dei siti e dei forum “seri” su cui si discute “seriamente” di ricarica.
Pertanto, un minimo di terminologia yankee è praticamente indispensabile. Almeno per i termini basilari, più comuni.
Vi servirà anche solo per cercare in rete informazioni e/o dati; infatti troverete molte più informazioni cercando i termini in inglese.
In genere cercherò di indicare i termini sia in italiano che in inglese; però, a volte potreste trovare un mix delle due lingue e … portate pazienza.

In questa mini guida procederò come segue:

1) Presento i componenti delle munizioni: bossoli, palle, inneschi, polveri

2) Presento gli strumenti per la ricarica: presse, dies, attrezzi vari, ecc.

Sono solo presentazioni e descrizioni, in cui però aggiungo qualche approfondimento e qualche accorgimento; queste informazioni saranno utili “poi”, quando elencheremo i procedimenti.
Chi conosce già questo materiale, può anche proseguire con i punti successivi; personalmente penso che una rapida lettura possa comunque essere utile a tutti, anche per rinfrescare alcuni concetti e termini. Inoltre, proprio per chi è già “esperto”, questa lettura aiuterà ad inquadrare questa guida secondo il “mio personalissimo” modo di procedere nell’esposizione.
Obiettivo: non solo conoscere tutti gli elementi in gioco, ma soprattutto “capire” bene cosa sono, dove sono, cosa servono, e come interagiscono tra di loro.
Perchè così dovreste essere in grado di comprendere autonomamentecosa può succedere se …“, oppure capire se i suggerimenti  dell’amico o “dell’ammiocuggino” sono da prendere in considerazione e cosa potrebbero comportare.

3) E quindi descrivo le fasi salienti della ricarica (pagine che sono sempre in continua evoluzione), e gli eventuali accorgimenti.
Con le preparazioni necessarie, le regolazioni, gli accorgimenti obbligatori e con alcuni dettagli ed esperienze personali.

Poi ho aggiunto delle pagine finali in cui affronto alcuni argomenti, approfondimenti, ed esperienze (anche raccolte in rete).
Queste pagine sono in evoluzione, man mano che raccolgo informazioni. E man mano che raccolgo anche dei suggerimenti (che nel tempo spero verranno aggiornati anche con il contributo di chi vorrà intervenire).

Per la navigazione potete usare il menù orizzontale superiore, a partire da “Armi, ricarica e dintorni” ➽ “la ricarica della munizione metallica”,
oppure potete cliccare sulle voci nell’elenco qui sopra,
oppure potete procedere passo passo con i pulsanti a piede di ogni pagina.

Buona ricarica