[R22] Ricarica: preparazione

Le operazioni per la ricarica

Nella pagina precedente, abbiamo elencato la sequenza delle operazioni per completare la ricarica di una munizione.
Con i molti accorgimenti e avvisi!! (e per favore, cercate di seguirli).

Riprendo l’immagine già vista:

Partendo da sinistra:

  1. munizione pronta per essere sparata
    (e … spariamo!)
  2. resta un bossolo con un innesco usato
  3. estraggo l’innesco
    (e contemporaneamente riporto il bossolo alle dimensioni corrette)
  4. inserisco un innesco nuovo
  5. inserisco la polvere
    (e contemporaneamente allargo un po’ il colletto per agevolare l’inerimento palla)
  6. inserisco la palla
  7. blocco (crimpo) la palla in posizione

Iniziamo perciò a descrivere le operazioni che portano al completamento della munizione.
Operazioni che qui cerco di esporre in modo generico, senza troppi riferimenti al tipo di pressa che utilizzerete.
Spero che la spiegazione sia chiara, in modo che poi possiate comprendere come procedere indipendentemente da che attrezzi userete.

Abbiamo descritto il perchè e come si eseguono i vari passaggi.
Qui adesso riprendiamo da quell’elenco le operazioni che necessitano degli strumenti che abbiamo visto nelle pagine precedenti.
Il mio obiettivo è che prima sia ben chiaro ogni passaggio, il perchè, a cosa serve, ecc.
E poi che si possa comprendere l’ottimale utilizzo di molti attrezzi (precedentemente descritti) impiegandoli al meglio nelle diverse operazioni.

Se avete ben chiaro cosa c’è da fare, il perchè, quali sono le finalità di tali operazioni, … ecco che siete in grado di comprendere meglio come utilizzare dies, presse, innescatori, ecc. E soprattutto, sarete in grado di capire da soli quando ci sono dei problemi e che cosa è meglio fare per procedere ( o per non procedere! )

La lista indicava:

  1. Ispezionare il materiale (e i bossoli in primis)
  2. Rimuovere l’innesco spento
  3. Ridimensionare il bossolo
  4. Innescamento (inserimento primer)
  5. Divaricazione della parte apicale del colletto
  6. Inserimento polvere
  7. Inserimento proiettile
  8. Crimpatura (quando necessaria)
  9. Ev. riformatura finale (solo in alcuni casi)
  10. Ispezione finale

1. Preparazione dei bossoli

Do per scontato che i bossoli siano “coerenti” con il calibro che volete ricaricare.
Non ridete, non è così scontato!

Controllate i bossoli; scartate tutti quelli che mostrano segni di stress, di rotture alla bocca (o al colletto), di rigonfiamenti, crepe, fessurazioni, segni di rigonfiamento sul fondello, e comunque tutti quelli che presentano qualunque altro segno o che anche solo presentano qualche anomalia (anche se lievissima).

Se non li avete decapsulati e lavati (vedi la parte di preparazione bossoli), già che ci siete date almeno una strofinata con uno straccio a tutti quelli particolarmente sporchi.
Come detto nel capitolo che trattava i dies, se non avete proceduto alla pulizia e/o decapsulazione con pulizia, ricordate che incontrerete qualche difficoltà nella ricalibrazione.

Se non avete un die ricalibratore al carburo di tungsteno, occorre lubrificare i bossoli (vedi quanto detto precedentemente: leggerissima –appena percettibile – lubrificazione). E comunque se potete applicate una leggerissima lubrificazione.

Per ricariche di precisione o per arma lunga: dopo avere pulito i bossoli è necessario verificare l’esattezza delle dimensioni. Questa verifica, normalmente poco utile nella ricarica delle munizioni per arma corta (anche se a volte ci potrebbero essere delle eccezioni su alcuni calibri “importanti”), assume fondamentale importanza per la ricarica delle munizioni per arma lunga.
La verifica dimensionale può essere effettuata con un calibro di precisione.
La verifica è utile anche per individuare eventuali bossoli danneggiati sfuggiti ai controlli precedenti.
Nella ricarica per arma lunga, è molto frequente questo controllo perchè per una corretta cameratura le dimensioni devono essere ripristinate tramite un apposito tornietto, solitamente manuale (se lavorate con centinaia di bossoli che richiedono queste attenzioni, vi converrà dotarvi di un tornietto elettrico).
Dopo avere ripristinato l’esatta lunghezza del bossolo, è necessario effettuare le operazioni congiunte di alesatura e sbavatura con lo specifico utensile manuale (chamfering / deburring tool). Si tratta di un’operazione che, se non eseguita correttamente, potrebbe pregiudicare la correttezza di tutte le successive fasi di ricarica.

Torniamo a noi, restiamo “nel semplice”: arma corta; escluderei solo i mega calibri tipo .460 e .500, cui presterei una attenzione più che particolare!

Ora, bisogna rimuovere l’innesco spento.
E per fare ciò è molto semplice e conveniente ricorrere all’aiuto di una pressa; si può fare anche senza, ma … se volete divertirvi, cercate in Internet e troverete decine di modi economici alternativi.
Io qui descrivo come procedere con una pressa, e con l’aiuto di un die.
Die (matrice) che però va montato e regolato.

Procediamo perciò nel descrivere le varie fasi, assieme alla descrizione di che strumenti usare e come regolarli.
O meglio, provo a descrivere come regolare i dies, e perchè si regolano in un certo modo, e poi da lì dovrebbe essere facile comprendere come usarli nelle varie fasi della ricarica.

Il tutto – RICORDATE – per procedere con la sequenza:
Rimuovere l’innesco spento ⇒ Ridimensionare il bossolo ⇒ Inserire un nuovo innesco ⇒ Inserire la polvere ⇒ Inserire la palla ⇒ Bloccare/Crimpare

Regolazione dei dies

Intanto vediamo in dettaglio come si monta e si regola ciascun die.
Queste note di regolazione, valgono per ogni tipo di pressa

N.B.: praticamente tutti i dies sono costruiti principalmente per il mercato USA; pertanto le misure degli anelli e delle chiavi per le varie regolazioni, sono in frazioni di pollice (misure imperiali).
Se non avete un set di chiavi specifico, cercate di prestare attenzione ai vari serraggi perché è facile rovinare ghiere, dadi, anelli, ecc. utilizzando attrezzi con misure europee (decimali).
Almeno le chiavi esagonali (brugola), soprattutto se di piccole dimensioni, è molto molto molto consigliato procurarsele con le misure imperiali (in pollici); in rete le trovate a pochi euro.

Chiaramente, se usate una pressa “singola”, o comunque  se dovete smontare spesso i dies per un eventuale cambio di calibro, per evitare di dover ogni volta ri-regolare tutto dotatevi di anelli di bloccaggio con vite di fermo/blocco, in modo da poter riposizionare i dies velocemente ad ogni sostituzione.

Ovvero, regolate i dies, appoggiate l’anello di bloccaggio alla base, e bloccate l’anello di fermo del die con la vitina (ad esempio l’anello di fermo del die dell’immagine qui a lato ha una vitina esagonale che se serrata blocca l’anello alla data altezza nel die).
Se poi svitate il die, quando andrete a riposizionarlo basterà che lo stringiate appena, anche solo a mano, e avrete la medesima posizione. 

Alcune presse Lee montano un anello ad incastro su cui è possibile fissare il die; questo sisema è chiamato Breech Lock Bushing. Così si può togliere e reinserire velocemente il die con la sicurezza che sarà sempre alla stessa altezza.
Altre marche stanno iniziando a proporre dei sistemi similari, che semplificano di molto le operazioni di cambio dies quando richiesto.

Se utilizzate una pressa multistazione con piatto portadies sostituibile, valutate di procurarvi uno o più piatti di scorta su cui lasciare i dies regolati.

Questa soluzione relativamente economica (in genere le teste / piatti di cambio rapido dies hanno un costo contenuto, o si trovano di concorrenza) vi permette di regolare i dies e di fissarli in posizione; poi al cambio calibro sfilate in blocco la testa e la sostituite con una nuova su cui avrete i dies del nuovo calibro già pronti regolati.

Iniziamo

Prima di tutto inserire lo shell holder nella propria sede sopra il pistoncino della pressa, ruotandolo nella posizione che preferite per agevolare l’introduzione dei bossoli.

Il fondello del bossolo, bloccato dallo shell holder, mantiene il bossolo saldamente ancorato al pistoncino di sollevamento guidandolo nell’inserimento nei dies e poi estraendolo fuori.

Se usate una pressa progressiva,  in genere non è presente lo shell holder perchè il piatto portabossoli (shell-plate) è già sagomato e specifico per ogni calibro (dovrete però cambiare piatto ad ogni cambio calibro).
Pertanto al movimento della leva non si alza un pistone con shell holder ma si alza tutta una base con relativo piatto (shell plate).

Regoliamo i dies che governano le fasi della ricarica

Per una corretta regolazione dei dies, procediamo con le rispettive pagine, in cui sono riportati alcuni accorgimenti:

Come rimuovere l’innesco spento e ridimensionare/riformare il bossolo

Come re inserire nel bossolo un nuovo innesco pronto all’uso

Come divaricare la parte apicale del colletto (per predisporre l’inserimento della palla) e inserire la  corretta dose di polvere nel bossolo

Come affondare il proiettile alla giusta altezza e bloccarlo in posizione (crimp)

Come lavorare sul bloccaggio della palla (crimpatura) ed eventualmente ricontrollare la dimensione finale