Colt Aircrewman

Colt Aircrewman

(basato sul frame “D”)

All’inizio degli anni ’50 il generale Curtis Lemay stava allestendo lo Strategic Air Command (SAC) per gestire e distribuire le armi nucleari in caso di guerra con l’Unione Sovietica.
Lemay voleva un revolver classico in stile anni ’50, calibro .38 Special, compatto e leggero per armare i membri degli equipaggi (allora li soprannominarono “cowboy atomici“) che pilotavano i grandi bombardieri destinati al trasporto degli ordigni.

Questo perchè durante la prima guerra mondiale, piloti ed equipaggi spesso si ritrovavano dispersi, precipitati o abbattuti in aree non proprio amichevoli. Ciò spinse diversi equipaggi a portare con sé pistole (ed in alcuni casi anche fucili) per quelle eventualità … inaspettate.
Durante la seconda guerra mondiale, gli equipaggi degli aerei dell’esercito americano, il personale ed i piloti di alianti spesso portavano con sé un revolver calibro .38 di varie marche, supportati occasionalmente dalla carabina M-1.
Nel 1947 l’aeronautica militare americana fu scorporata dall’esercito ed i nuovi vertici si resero conto della necessità di una moderna pistola per le occasionali emergenze dell’equipaggio, situazioni di sopravvivenza ed eventuali violazioni della sicurezza delle armi nucleari.
In quell’epoca ogni grammo di peso veniva raschiato, eliminato, a volte letteralmente “tagliato” dagli enormi bombardieri come il Convair B-36 “Peacemaker”, per consentire loro di trasportare le armi atomiche fino anche nell’Unione Sovietica. La parola d’ordine  del periodo era “leggerezza”.

Il SAC chiese sia a S&W che a Colt di sviluppare piccoli revolver con telai e tramburi in alluminio, per rendere il revolver il più leggero possibile.
A supporto di tale richiesta, oltre al peso fu segnalato il fatto che una pistola pesante diventava molto pericolosa durante l’espulsione da un bombardiere.

Qui a lato nella foto, l’arma al fianco di un pilota.
E di seguito, alcuni tipi di fondine che erano in dotazione.

Tuttavia dopo poco, man mano che i seggiolini eiettabili diventavano più sofisticati e affidabili, e che le prestazioni degli aerei crescevano vertiginosamente (e anche diminuiva il peso degli ordigni) la necessità di utilizzare pistole speciali si esaurì e non vi fu più motivo di continuare con queste armi ultraleggere.

Colt iniziò a costruire il suo revolver basandosi sul telaio “D” in alluminio, già utilizzato in altri modelli. In pratica ricavò un revolver Colt Cobra però dotato di un tamburo in alluminio (o meglio, in una lega a base di alluminio).
La Cobra stessa era una rivisitazione della precedente Detective Special del 1927.
Entrambe erano ‘D-frame’ sei colpi in .38-special con calcioli arrotondati dal profilo ridotto e canne da 2 pollici.

Per ridurre ulteriormente il peso Colt ha utilizzato un alluminio  aeronautico sia per il telaio che per il tamburo, senza ricorrere all’acciaio se non per la canna, ed i cinematismi della rotazione e dello scatto.
Sostituire tutto l’acciaio con una specie di wondermetal (con le conoscenze dell’epoca) è stato un passo coraggioso. Anche se subito vi fu la raccomandazione di utilizzare la cartuccia militare a bassa pressione denominata .38 Special “M41”.

Mentre la Detective Special pesava 21 once, e la Cobra arrivava a 16 once, la superleggera Aircrewman ha fermato la bilancia a sole 11 once (siamo a 312 grammi!), e con sei colpi di 38Special (light) caricati!
Se la confrontiamo con i revolver ultraleggeri odierni, la S&W 637 Airweight a 5 colpi arriva a 13,5 once.
Quindi sì, l’Aircrewman era il più leggero revolver che si potesse ottenere in quel periodo.

La Colt ne ha prodotte solo 1189 nel 1950-51. Le matricole andavano da 2.901LW a (circa) 7.775LW.
I registri Colt indicano che circa 1123 sono state spedite all’aeronautica militare statunitense dal 21/12/1950 al 23/4/1952. Il lotto più grande, circa 255 revolver, è stato inviato alla base aerea di Offutt nel Nebraska nel 1951 (all’epoca Offutt era la base principale che ospitava i bombardieri dello SAC statunitense).

Oltre all’Aircrewman, tra il 1953 ed il 1954 anche Smith & Wesson produsse circa 40000 pistole M-13 con telaio in alluminio a canna corta.
Però quando iniziarono a scarseggiare le scorte dei proiettili speciali M41, qualcuno caricò le pistole con i classici .38Sp.
E sia Colt che S&W si trasformarono in … piccole granate a mano. Nell’ottobre del 1959, sia le Colt che le Smith furono richiamate (ordine USAF) nei depositi militari e demolite.

Sebbene la maggior parte sia stata distrutta, alcune armi che erano nelle mani di ufficiali in pensione o all’estero, sono sfuggite al massacro.
Furono adottate le S&W 10, 12 e 15 con telaio in acciaio, in dotazione agli equipaggi fino agli anni ’90.

Come detto, la canna era da 2″, la finitura era azzurrata, con alcune parti anodizzate blu-nero. Per un peso record di 11 once.

Le impugnature erano esclusive per il modello Aircrewman e si sovrapponevano al telaio sopra l’impugnatura, simili alle impugnature tipo S&W “Magna” utilizzate sulla maggior parte dei revolver S&W.
I medaglioni d’argento riportavano l’emblema dell’aeronautica militare statunitense.

I revolver avevano la scritta “PROPERTY OF U.S. AIR FORCE” stampata sulla impugnatura posteriore ed un numero di serie dell’aeronautica militare sul calcio.
Sulla canna l’incisione indicava “AIRCREWMAN 38 SPECIAL CTG”.
I numeri di serie andavano da AF n. 1 ad AF n. 1189

 

Si ritiene che tra i 25 e massimo 50 revolver Colt Aircrewman siano sopravvissuti alla distruzione.
Molti di questi sono in musei come l’Autry e lo Springfield Armory Museum, ma qualche pezzo è in circolazione in una qualche collezione privata.
Dire che sono considerati tra i più rari revolver Colt è un eufemismo.
E proprio a causa della loro estrema rarità, questi revolver Colt Aircrewman sono spesso oggetto di contraffazione.
Perciò Attenzione!

Una Colt Aircrewman è stata venduta all’asta (2011) per oltre $ 25.000.
Aveva il numero di serie AF-1 ed era stata regalata al generale Vandenberg; dimostra comunque che il mercato per queste armi c’è ed è destinato a “tenere” le quotazioni.
Qualche pezzo non eccezionali (anzi direi messo proprio male, completamente sbiancato dal porto in fondina) ha iniziato l’asta a $ 3000 ma è arrivano a $ 12000 (2014), data l’assoluta rarità.

Con prezzi come questi, non è difficile comprendere perché sia sempre possibile il falso.
I falsi partono dalle Colt Cobra, vengono modificate la matricole, si aggiunge qualche marcatura appropriata, si montano delle guancette Aircrewman vere o riprodotte (o tolte da molti modelli prima della distruzione) e … si spacciano per originali.

Come si riconosce un falso? Innanzitutto i telaio ma anche tamburo devono essere in alluminio. Solo la canna è in acciaio.
Le matricole rientravano nell’intervallo dei numeri di serie Colt tra 2901LW e 7775LW.

Certo che se poi un pezzo ha anche la scatola di cartone originale, la bacchetta di pulizia ed il pacchetto di essiccante, … tutto contribuisce ad aumentarne il valore.
Ma mai come in questo caso è meglio avere conferma dall’archivio Colt.

Come avrai capito, resta una raccomandazione di fondo: NON sparare con una Aircrewman !