Manutenzione preventiva
Tutte le armi funzionano meglio quando sono pulite ed adeguatamente lubrificate.
Inoltre, se correttamente mantenute, possono durare molto più a lungo.
I revolver in genere trascorrono gran parte del loro tempo in custodie, o valigette, o armadi; quindi la principale preoccupazione deve essere la prevenzione della ruggine. Che lavora benissimo all’interno di una valigetta chiusa, con la gommapiuma che trattiene l’umidità bel al contatto del metallo ….
Il clima e le modalità di utilizzo dovranno condizionare le frequenze di pulizia. Le informazioni qui indicate devono essere modificate in base al contesto in cui vi trovate ed alle vostre esigenze.
Ad es. io che risiedo in piena pianura padana, ad un tiro di schioppo dall’Adige e dal Po, con un’umidità media che è … praticamente sotto acqua, devo darmi da fare diversamente rispetto a chi risiede ad es. nel deserto di Atacama in Cile ….
Buon regola sarebbe che dopo ogni sessione di tiro, comunque il revolver andrebbe ispezionato a fondo, pulito, lubrificato, riassemblato.
Manutenzione “da campo”.
Trattasi di una ispezione, pulizia e manutenzione che sarebbe opportuno eseguire ogni “tot” colpi, o periodicamente, o dopo ogni sessione di tiro.
Molto dipende anche da … quanto vi divertite ad operare sul vostro revolver.
Premessa d’obbligo: procuratevi tutti gli attrezzi base già indicati in precedenza.
Utilizzate un cacciavite adeguato e rimuovete la vite anteriore della piastra laterale (che blocca anche l’albero del giogo del tamburo).
Spingete il blocco del tamburo in avanti per rilasciare il tamburo, quindi a tamburo aperto fate scorrere in avanti il giogo mentre tenete il tamburo in posizione (che non urti contro il telaio) fino a sfilare tutto il complesso.
Rimuovete il complesso giogo+tamburo, e mettetelo da parte.
Rimuovete la vite che fissa le guancette dell’impugnatura; in genere è una vite passante se l’impugnatura è composta da due guancette affiancate; oppure è una vite sul fondo dell’impugnatura nel caso sia installata una guancetta monopezzo (quasi tutte quelle più recenti, anche in legno).
Togliete le guancette e mettetele da parte; sarà così più semplice accedere ai meccanismi interni per una pulizia ottimale e per la lubrificazione.
Usate il vostro liquido preferito (bore cleaner) ed uno scovolo (preferibilmente in bronzo) per pulire le camere di cartuccia del tamburo.
Usate del detergente ed una lana d’acciaio finissima (in USA la danno come misura 0000) per pulire la faccia anteriore del tamburo e l’area del telaio più interessata dagli sfoghi di gas.
Assicuratevi che tutto i residui di piombo o di camiciatura, e le incrostazioni di polvere, siano stati rimossi.
Usate delle pezzuole pulite o dei feltrini a misura per passare le camere dei cilindri.
Ripassate l’interno del telaio ed il tamburo con uno straccio pulito.
Pulire gli eventuali residui dal giogo del tamburo.
Posizionate una pezzuola pulita nella bacchetta dello scovolo e applicate alcune gocce di olio lubrificante, quindi passate le camere del tamburo.
Quanto e quale lubrificante?
Qui di seguito si indicano spesso “gocce di olio”; ma se utilizzate lubrificanti spray, o altri sistemi di erogazione, dovrete valutare volta per volta quanto utilizzarne e come distribuirlo.
Alcuni video (più o meno ufficiali) indicano che la quantità di lubrificante corretta è … “il minimo, non appena resta l’impronta del dito”.
Ho visto spesso utilizzare olii motore di diversa densità (in base alle aree da lubrificare), solo sporcando con un pennellino o un batuffolo inumidito …
Ma in altri video vedo che abbondano e annegano l’arma sotto un getto di lubrificante!
Vi sono troppe variabili per indicare una quantità e/o uno specifico prodotto.
Alcuni lubrificanti evaporano velocemente e lasciano uno strato asciutto; altri aggrappano a fondo e ne basta un alone; altri ancora hanno densità bassissime e scivolano dappertutto (come ve ne sono di densissimi e di difficile distribuzione) …
Dovete procedere con un po’ di buon senso.
Mettete una goccia di lubrificante nel foro del blocco tamburo nel telaio.
Mettete un’altra goccia nel foro dello sblocco tamburo.
Afferrate il tamburo e spingere l’asta dell’estrattore; pulite accuratamente l’area sotto l’estrattore, sia sulla superficie del tamburo che sulla superficie inferiore dell’estrattore.
Posizionare una goccia di olio sulla parte sporgente dell’asta dell’estrattore quindi rilasciatela.
Mettete una goccia di olio sull’albero del giogo e un’altra goccia sull’asta dell’estrattore dal lato anteriore.
Rimontare il giogo ed il tamburo, guidando il giogo nel telaio, controllando che sia ben inserito a fondo.
Rimontate la vite anteriore della piastra laterale.
Armate il cane e mettete alcune gocce di olio nel telaio proprio di fronte alla battuta del cane.
Puntate la pistola verso il basso e mettete una goccia di olio nel foro della molla di riarmo, ed un’altra goccia sul perno del cane dove si accoppia con la molla principale.
Rimontate le guancette, provate a sparare a vuoto alcune volte per disperdere l’olio, quindi asciugate eventuali gocce che colano.
Mettete una goccia di lubrificante sulla viti di regolazione della tacca di mira (derivazione e elevazione).
Contare (e segnatevi) i clic, e ruotate le viti per distribuire bene l’olio; tornate quindi alle impostazioni precedenti.
Applicare una quantità di olio sulla superficie della pistola e distribuitela con una pezza pulita.
La pistola dovrebbe essere pronta per essere riposta.
N.B.: ogni volta che maneggiate un revolver brunito lucido (in genere la brunitura lucida blu scuro, nota come “blued”), ricordate di ripassarlo con uno straccio oleoso prima di riporlo nuovamente.
Qui sotto riporto un paio di schemi che indicano in inglese le parti ed i componenti di un revolver; per agevolare nell’identificazione anche chi non è molto ferrato con i termini inglesi in uso.
.
e qui una “quasi completa” collezione di tutti i nomi affibbiati alle varie parti: