l’affermazione …

Si parte alla grande.

Come scritto, Colt ottiene il contratto con il War Department. E si mette subito all’opera assieme a Sam Walker per perfezionare il revolver.
Le caratteristiche tecniche sono: 6 colpi, calibro .44, canna 9 pollici, possibilità di montaggio veloce di accessori, prezzo 25 dollari.
Modello “ufficiale” Colt: «Army Model» 1847.

Ma sono universalmente note (e ricercate) come «Colt Walker».

Questo revolver Colt Walker è stato venduto all’asta nel 2018 dalla Rock Island Auction Company per 1,84 milioni di dollari (sono oltre 2,2 milioni alla data odierna).
L’arma è una Colt Model 1847 “Walker” prodotta per il mercato civile; data l’altissima richiesta da parte dei Texas Ranger, si pensa che ne siano state prodotte meno di 100 per il mercato civile (ed un migliaio per l’esercito).
Questo è un esemplare completo di cassetta e dotazione originale.
Per altro in condizioni superlative nonostante l’età.
Presente la fiaschetta per la polvere (con i motivi tipici), la pinza ricalibatrice per le palle, il cassettino per le capsule e per i luminelli, la chiave per smontaggio e per sostituzione luminelli.

Alla firma del contratto il lavoro è già cominciato.
Il primo quantitativo di revolvers è pronto per essere presentato all’ispezione dell’ordinanza, alla fine di maggio.

Il revolver Army Model 1847 è molto diverso dai modelli fabbricati a Paterson. Esso è più potente, più massiccio ed il suo funzionamento è considerevolmente semplificato.
Mentre l’acciarino dei modelli Paterson era formato da 17 pezzi mobili, quello del nuovo revolver ne ha solo cinque. L’arma è munita di una leva di orlatura, situata sotto la canna, ed il grilletto fisso è protetto da un ponticello. L’impugnatura, particolarmente progettata con l’aiuto di Sam Walker, permette di impugnare bene l’arma, malgrado il suo peso impressionante: 2,1 Kg, scarica.

Solo ai primi di luglio il «War Department» accorda la sua autorizzazione per questo primo quantitativo. Ma la burocrazia è “pesante” anche a quei tempi: il 5 Ottobre Sam Walker scrive una lettera indignata ai numerosi “superiori”.
Walker aveva già ricevuto un paio di revolvers inviati da Colt a titolo personale, ma i suoi uomini ne sono ancora sprovvisti.
Quattro giorni dopo, il 9 Ottobre del 1847, il capitano Sam Walker è colpito a morte durante uno scontro tra la sua compagnia ed una banda di seicento Messicani ad Huamantla.
Tuttavia la sua morte affretterà l’entrata nella leggenda del capitano Walker e del revolver da lui co-progettato. 

Colt possiede l’arte di saper sfruttare tutte le situazioni, anche le più negative; e battezza il nuovo revolver «Colt Walker».
Di questo modello ne furono fabbricate e consegnate un migliaio all’esercito, e sembra che meno di un centinaio siano finite nel mercato civile.
Solo una cinquantina di queste hanno superato la prova degli anni ed oggi costituiscono la felicità dei collezionisti (per chi riesce a procurarsele!).

Questo modello originale dell’epoca, inciso e destinato alla compagnia di Sam Walker, è stato battuto all’asta nel 2016 a 1.800.000 $

Dopo un nuovo ordine di mille revolvers, Samuel Colt decide di trasferire tutte le attrezzature nella città natale, Hartford, per fondarvi una nuova fabbrica.

Il nome Colt in inglese significa puledro.
Quindi perché non cercare di rifornire anche la Cavalleria ?
Colt il 29 luglio 1847 scrive al generale «Old Zach»:
«L’incoraggiamento che ricevo da parte degli ufficiali impegnati nella guerra del Messico e che chiedono le mie nuove pistole e raccomandano un loro più largo impiego per le nostre truppe, mi sprona a fondare una fabbrica d’armi ad Hartford. Questa sarà in grado di produrre quattro o cinque mila esemplari all’anno, ed allora potrò far fronte a tutte le ordinazioni in breve tempo».

A ciò aggiunge le testimonianze del generale Joseph Lane, superiore del capitano Walker, che scrive:
«Ho partecipato a parecchi combattimenti aspri e sanguinosi in cui alcuni uomini armati di revolvers Colt valevano cinque volte il loro numero. Nessuna altra arma li equivale.
Ne conosco bene il maneggio e raccomando che siano date in dotazione a tutte le forze a cavallo».

Quanto all’opinione del famoso Jack Hays, colonnello dei Rangers del Texas, non è meno entusiasta:
«Ho avuto una buona occasione di provare l’efficacia delle pistole Colt durante l’ultima guerra messicana e non esito ad affermare che esse sono superiori a qualsiasi altra arma per la Cavalleria. Il pericolo d’esplosione accidentale è stato evitato con gli ultimi perfezionamenti. Il loro tiro è sicuro. Il tamburo gira con grande rapidità e la pallottola conica è lanciata ad una distanza veramente sorprendente. I soldati dovrebbero esercitarsi a maneggiarlo per esserne al più presto padroni. Il bersaglio può essere facilmente centrato. In pugno a coloro i quali sanno bene come utilizzarle, sono senza dubbio le armi più formidabili mai impiegate in una battaglia. Io sono convinto che esse possano essere utilizzate con gli stessi vantaggi sia dalle forze regolari sia dai volontari».

La nuova fabbrica, o più esattamente la prima fabbrica appartenente realmente a Samuel Colt, concepita, organizzata e diretta da lui, apre i battenti in via Pearl ad Hartford, nel Connecticut.

Una volta terminata, Colt ricoprì la nuova fabbrica con una meravigliosa cupola a cipolla blu risplendente di stelle dorate. Sopra di essa c’era un “puledro rampante” in bronzo fuso, lo stallone in allevamento che reggeva una lancia spezzata – metà in bocca e metà in tandem sulle gambe – che sarebbe diventato il logo Colt riconosciuto in tutto il mondo.