le origini …

Le origini …

Samuel Colt nasce ad Hartford, nel Connecticut, il 19 luglio del 1814.
Anno dell’invenzione della capsula al fulminato di mercurio (vedi nota 1.) e della costruzione della prima macchina a vapore.
Due avvenimenti che avranno una grande importanza nella sua futura carriera.

La capsula al fulminato gli permetterà di mettere a punto i primi veri revolvers “funzionanti” (all’epoca non era una caratteristica così scontata).
La macchina a vapore gli permetterà di fabbricare le sue armi in serie.

Samuel Colt perde la madre a 7 anni; e pochi anni dopo suo padre finisce in bancarotta.
Perciò fin da giovanissimo si deve adattare, ed inizia qualche lavoro occasionale in una fattoria a Glastonbury (CT).

Da sempre ha manifestato una profonda curiosità per la meccanica; ed era fortemente influenzato da un libro intitolato “Compendium of Knowledge” (Compendio della Conoscenza, un’enciclopedia di natura scientifica).
Questo libro conteneva articoli su inventori come Robert Fulton che, coniugando idee, capacità manuali e meccaniche, e voglia di cimentarsi nelle sfide, erano riusciti ad espandere la frontiera della realizzazione umana (frase celebre: Ho fatto cose che si pensava fossero impossibili, finché non si sono avverate).

Inoltre, come molti ragazzi dell’epoca, era attratto dalle potenzialità della polvere nera e degli esplosivi.

Samuel Colt ha 15 anni quando attacca ai muri della cittadina di Ware (Massachusetts), dove era a lavorare in una fabbrica tessile, un manifesto che invita tutti ad assistere ad uno spettacolo: il 4 luglio (giorno della festa nazionale) del 1829, gli abitanti di Ware sono invitati ad assistere ad un evento inconsueto: «Samuel Colt farà volare una zattera al di sopra dello stagno».

Questa zattera si sarebbe dovuta alzare in volo grazie ad una carica esplosiva immersa nello stagno ed azionata con un cavo impermeabile (anche questa è una invenzione di Samuel), collegato ad una batteria posta sulla riva.

In realtà, al momento del contatto la zattera va alla deriva, e l’esplosione solleva una cascata di fango sugli spettatori; che subito cercano di linciare il giovane Colt.

Solo l’intervento di un giovane meccanico, Elisha K. Root, riesce a salvarlo dalla folla.
Root è un abile meccanico che ha inventato dei sistemi per forgiare e temprare asce ed altri strumenti in metallo. Ed è incuriosito dagli esperimenti di Colt, tra cui appunto il cavo impermeabile costruito usando del tessuto catramato.
In seguito (nel 1849) Root verrà assunto dallo stesso Colt come sovraintendente nella sua fabbrica di Hartford.

Fortemente attratto dalla pirotecnica, Sam qualche tempo dopo manda a fuoco una parte del collegio d’Amherst, dove studiava (e dove si dedicava agli esperimenti più … originali).
La direzione del collegio, stanca delle sue prodezze, lo espelle.
Il padre esasperato imbarca il rampollo diciassettenne come mozzo su di una nave da carico, il «Corvo»; direzione Calcutta. Sperando che l’oceano faccia passare a Sam l’attrazione per gli esplosivi.

Invece, dopo alcuni mesi Sam ritorna in patria, e porta con sé l’idea (ed anche un prototipo in legno) di un’arma capace di sparare diverse volte senza essere ricaricata: il revolver.
La leggenda vuole che sia stata la vista del timone (o meglio, del sistema di blocco del timone) o del cabestano (una sorta di argano verticale spesso usato per salpare l’ancora) a dare a Samuel Colt l’idea del blocco del tamburo.

prototipo in legno scolpito da Samuel Colt qui sopra il prototipo in legno scolpito da Samuel Colt

Nel 1905, Elizabeth Colt donò al Wadsworth Atheneum di Hartford, la collezione personale di armi e cimeli di suo marito Samuel Colt, fino ad allora custoditi nella loro casa “Armsear”.
In mostra è esposto il modello di un cilindro rotante in legno rozzamente scolpito che il giovane Sam Colt concepì mentre era sulla nave Corvo, al suo ritorno dall’India.

elementi del prototipo in legno scolpito da Samuel Colt
gli elementi del prototipo in legno scolpito da Samuel Colt
E’ da notare come fossero già presenti i denti di fermo del cane, pur essendo solo un’idea abbozzata.
Segno della capacità di Colt di “pensare avanti”, di ipotizzare già i modi (e i problemi) di funzionamento.

E’ da tempo che molti inventori (o anche semplici artigiani) stanno
cercando di mettere a punto il «principio del revolver»; ovvero un
sistema in cui parecchie canne girano intorno ad un asse, oppure più
camere vengono poste in sequenza davanti ad una canna.

Per alcune informazioni sui «quasi revolver» dell’epoca, vedi anche la pagina i revolver prima di Colt.


nota 1.
L’accensione della polvere da sparo fino ad allora si otteneva in tre modi: con una miccia, con un acciarino a ruota (si usava la pirite) e con acciarino a pietra (si usava la selce).
Alla fine del Settecento / inizio dell’Ottocento si scoprirono sostanze che scoppiavano per percussione; e la prima fu forse il fulminato di mercurio.
E subito si pensò a come poterle applicare alle armi da fuoco.
L’invenzione della capsula a percussione per come si diffuse in quegli anni, si ritiene dovuta a Joshua Shaw, intorno al 1816, o a Eggs nel 1818, ed è diventata di uso corrente intorno al 1830.